30/05/2024 - 14/09/2024

IVANO FABBRI. LA SALA DEI MOLTEPLICI

La PoliArt Contemporary di Milano presenta Ivano Fabbri. La sala dei Molteplici, a poche settimane dalla grande mostra antologica dedicata a Fabbri al Castello di Belgioioso. I Molteplici, in cui individualità e alterità si raccolgono in sistemi armonici e lucenti, appartengono a uno tra i cicli più rilevanti dell’artista bolognese. Per Fabbri le opere sono forze e, nei circa venti Molteplici d’acciaio esposti, spinge al limite la sua ricerca sul reciproco attraversamento di superficie e spazio.


La prima forza di attraversamento è sempre stata la luce, indefinitamente riflessa nelle danze che l’artista dirige come un esperto coreografo, attraverso, pieghe, tagli, torsioni, riflessi superficiali e profondi, pericolose opacità dell’ordine, intrecci di elementi, omogenei ed eterogenei, fusioni percettive inattese, fughe, disordini. Quel movimento incessante è divenuto via via integrale, canalizzando progressivamente salti di piani sovrapposti, nella creazione di spazi profondissimi: la luce può allora scivolare, passare, rallentare, accelerare, riflettersi, suddividersi nei colori e persino sfuggire e perdersi, dove visibile ed invisibile si fondono.


È in questo sfuggire e perdersi che Fabbri concepisce l’alterità della forma come una configurazione possibile in cui ogni singolarità diviene molteplice. Allora il quadrato, il rettangolo, il cerchio e tutte le figure geometriche tradizionali, non sono che inquadrature dell’arte puntate sulle forze.


Proprio qui sorgono i Molteplici di Fabbri, disponendosi nello spazio come costellazioni della nostra ancestrale illusione di un cielo a una dimensione. L’opera è una, ma le sue parti sono potenzialmente illimitate, in un’approssimazione verso lo sterminato.


Ecco che l’espansione e la contrazione rappresentano il nodo problematico che qui si pone l’artista. La moltiplicazione, infatti, gli permette di guadagnare spazio, espandendosi in una piena adattabilità delle forme al manifestarsi delle forze. Eppure, una forza gravitazionale interna plasma i corpi, contraendo la configurazione complessiva, piegando lati e angoli, affinché ogni sistema funzioni, ritornando a una molteplice unità.


E non si tratta semplicemente di una frammentazione o rottura dell’unità, quanto piuttosto della costituzione di logiche interne in grado di adattarsi all’espansione attraverso la molteplicità. Fabbri concepisce e realizza di una particolare flessibilità tra interno ed esterno, per plasmare le configurazioni dei singoli sistemi, sempre aperti eppure sempre coerenti con le proprie caratteristiche. Per questo nell’espansione e nella contrazione le opere resistono alla dispersione che tende a distruggerle.


In queste opere Fabbri porta ogni elemento della sua ricerca alla massima intensità e potenza, affinché superficie, spazio, luce e persino il colore, non siano che variabili, per attraversare molteplici dimensioni.


Completa la mostra una grande scultura, in cui una forma d’acciaio si lega e si libera al centro della sala, come una presenza totemica, forse l’incarnarsi di quella stessa forza contraddittoria che attraendo e respingendo rende possibile questa sala.


 


 


Autore:              Ivano Fabbri


Curatori:            Leonardo Conti


Titolo:                Ivano Fabbri. I Molteplici


Durata:              30 maggio 2024 – 14 settembre 2024


Catalogo:          All’inaugurazione sarà presentato il catalogo Ivano Fabbri e i suoi intercessori, a cura di L. Conti e S. Bastianini,  della mostra al Castello di Belgioioso, Edizioni PoliArt 2024, pp. 248.


Ufficio Stampa:  Spaini & Partners


Inaugurazione:   musica di Paola Samoggia

GALLERIA POLIART CONTEMPORARY
IVANO FABBRI. LA SALA DEI MOLTEPLICI