Ana Manso
1984, Lisbon, PT
La natura della pratica di Ana Manso permette al suo ambiente immediato e agli eventi della vita quotidiana di essere assorbiti nel suo lavoro. Evitando qualsiasi forma di narrazione, il tempo e il luogo si dissolvono in un nuovo presente e in molteplici soggettività, che si materializzano attraverso il presente dello spettatore, il quale completa l’immagine con i propri archetipi, siano essi di natura politica, sociale o architettonica. È un processo avvincente che spesso rivela incontri inaspettati e autentici. Molto legata a idee di libertà, fantasia, immaginazione e a una profonda connessione con la questione delle origini, è una mescolanza di astrazione e intimità. Un modo di congelare eventi e gesti che emergono durante l’atto fisico del dipingere. Strati, apparizioni e sparizioni creano immagini e ambienti che diventano un riflesso diretto delle decisioni e degli errori (tra altri fenomeni), che si verificano durante il processo pittorico.
Nel corso degli anni ha esposto in numerosi musei, fondazioni e gallerie pubbliche private. Le sue mostre personali e duo più recenti includono: Espiral, Appleton, Lisbona, PT (con André Romão) (2025); Pulso de Seda, Buraco, Lisbona, PT (con Rudi Brito); La Table Ronde, NEVVEN, Gothenburg, SE; Menstruum, Pedro Cera, Lisbona, PT (2024); House of Tigre, Sala de Exposições / Maus Hábitos, Porto, PT – con João Marçal (2022); a room, two rooms, Kunsthalle Freeport, Porto, PT– con Max Ruf (2020); Agar, Paço Gallery, Università di Minho, Braga, PT (2019); Eye Massage, Galeria Pedro Cera, Lisbona, PT(2018); accidentally touched my hair, MARQUISE, Lisbona (2018); yo-yo, Museu de Serralves, Porto, PT (2017). Le sue mostre collettive più recenti includono: CHUVA DE VERÃO: Obras da Coleção de Arte Contemporânea do Estado, Museu Municipal de Tavira/Palácio da Galeria, Tavira, PT; Nachleben: Painting as Conceptual Art, Es Baluard Museu, Palma de Mallorca, ES; O fio que nos une, MACE, Elvas PT (2025); Sovereign Art Prize 2023, Sociedade Nacional de Belas-Artes, Lisbona, PT; Zonas de Transição - Obras da Coleção da Fundação PLMJ, Torreão Nascente da Cordoaria Nacional, Lisbona, PT; Silvers in the Void, Mamoth, London, UK; Good evening. Do not attempt to adjust your radio. There is nothing wrong, Belo Campo, Lisbona, PT; Froggy, Gemeinschaftsgarten Landhof, Basel, CH (2023); Ningém. Só eu., Centro de Arte Oliva, São João da Madeira, PT; Il Grande Brivido, diclinazioni di uma collezione, Palazzo Doria, Borgomaro - Imperia, IT (2022); Chambre à soi, Julio Artist-run Space, Parigi, FR; Entre Paredes: Futuros - Obras da coleção António Cachola, Galeria Municipal de Torres Vedras, Torres Vedras, PT; Linha do tempo - Coleção António Cachola, Centro de Artes de Sines, Sines, PT; PAINTING: OBSERVATION FIELD curated by João Pinharanda, Cristina Guerra Contemporary Art, Lisbona, PT (2021); Hier, Aujoud’hui, Demain, Mudam Lussemburgo, LX (2020); A line going for a walk, MONITOR, Lisbona, PT; A musa em férias, Casa-Museu Guerra Junqueiro, Porto, PT (2019); EMA, Madatero, Madrid, ES; Serralves Collection: New Lines, Images, Objects, Serralves Museum, Porto, PT (2018); Magicians’ Right Hand, curated by Markéta Stará Condeixa, FUTURA, Prague, CZ (2016); group show, Schwarz Contemporary, Berlin, DE (2015); Prémio EDP Novos Artistas 2011, MAAT: Museum of Art, Architecture and Technology, Lisbona, PT. Nel 2018 ha partecipato al programma di residenza/scambio tra Matadero Madrid – AECID e Galerias Municipais– EGEAC (El Ranchito Lisboa). Nel 2022 ha svolto il programma di residenza artistica International Studio & Curatorial Program a New York, con il supporto della Fundação Calouste Gulbenkian.
Ha realizzato tre mostre presso la Galleria Umberto Di Marino: transition and duration (2012); ten more ten_#4, Sirena, con André Romão (2015); Tomorrow’s weather (2020); una mostra collettiva: Carta Canta (2023) e un progetto speciale: Grandi Gallerie 02 - Galleria Umberto Di Marino - Un posto come un altro dove appendere il cappello, Galleria d’Arte Contemporanea Osvaldo Licini, Ascoli Piceno, IT (2021)