10/03/2024 - 28/07/2024

DANIEL BUREN. Bassorilievi e Altorilievi. Lavori in situ e situati 2020-2024

Tucci Russo Studio per l’Arte Contemporanea è lieto di presentare, nella propria sede di Torre Pellice, la quinta mostra dell’artista francese Daniel Buren con la galleria, dopo la prima personale tenutasi nel 1985 nella sede di allora, il Mulino Feyles, in Corso Tassoni a Torino.
Tra i maggiori esponenti dell’Arte Concettuale, Daniel Buren vanta una carriera internazionale lunga oltre 50 anni. Fin dalla metà degli anni Sessanta del secolo scorso l’artista ha scelto di sperimentare il grado zero della pittura utilizzando un tessuto industriale a strisce verticali di 8,7 cm di larghezza alternando il bianco a un altro colore. Partendo da un registro visivo semplice, Buren porta l’osservatore a spostare la propria attenzione dall’opera all’intero ambiente fisico e sociale su cui egli stesso interviene. Dal 1967 l’artista abbandona il lavoro in studio per favorire interventi realizzati in situ (strade, gallerie, musei, paesaggi, edifici), creando opere che afferiscono, allo stesso tempo, alla pittura, alla scultura e all’architettura. Credendo nel connubio tra arte e vita e giocando con i colori, la luce, i punti di vista e il movimento, l’artista trasforma radicalmente lo spazio circostante e stimola il coinvolgimento diretto del pubblico.
Il lavoro di Daniel Buren si colloca tra azione e intervento ed è in continuo sviluppo e diversificazione. La mostra si dipana in due sale espositive della galleria dove l’artista presenta un nucleo di 14 opere, di cui 7 situate (secondo il termine utilizzato dallo stesso Buren) e 7 in situ, ovvero che sono state realizzate in funzione dell’ambiente circostante e ispirate dallo spazio in cui sono inserite. Ricollegandosi al concetto di scultura, il titolo dell’esposizione riprende le tecniche dell’altorilievo e del bassorilievo utilizzate dall’uomo fin dai tempi più remoti. Se nell’altorilievo le figure sono molto aggettanti e sporgono quasi a tutto tondo dalla linea del piano di fondo, nel bassorilievo esse emergono in misura decisamente ridotta. Allo stesso modo, alcune delle opere in mostra di Daniel Buren presentano dei prismi colorati e/o con una decorazione a strisce che emergono nettamente dalla parete, dispiegandosi uno di seguito all’altro o alternandosi a delle superfici specchianti. Quest’ultime, riflettendo l’ambiente circostante, inglobano lo spazio e interagiscono con esso e lo spettatore, creando assieme ai prismi una successione di vuoti e pieni (come nell’arte Barocca) collocandosi tra pittura, scultura e architettura.
Altri lavori esposti, invece, sono realizzati mediante delle griglie quadrate in ferro con differenti trame che, sviluppandosi in sequenza, sporgono in maniera più ridotta dalla parete creando un effetto meno aggettante (come un bassorilievo) e ricordando un quadro in rilievo. Con la loro forza decorativa, le opere di Daniel Buren trasformano il luogo in cui sono inserite e stimolano nel visitatore una riflessione sulla percezione di esso.


 


Daniel Buren (Boulogne-Billancourt, Francia, 1938) vive e lavora in situ. Si è formato presso l’École des Métiers d’Art. I numerosi luoghi dei suoi interventi includono alcune delle maggiori istituzioni parigine quali Fondation Vuitton, Palais de Tokyo, Centre George Pompidou. È anche autore del lavoro permanente in situ “Les Deux Plateaux” (1985-86) situato nella Corte d’Onore del Palais-Royal di Parigi, così come di centinaia di lavori in situ e permanenti concepiti e realizzati per spazi pubblici in tutto il mondo tra cui Giappone, Italia, Spagna, Germania, USA, Canada, Messico, Cina, Corea, ecc… Una breve selezione di mostre personali internazionali include: Städtisches Museum, Mönchengladbach, Germania (1971); Stedelijk Museum, Amsterdam, Olanda (1976); Kröller-Müller Museum, Otterlo, Olanda (1976); Van Abbemuseum, Eindhoven, Olanda (1976); PAC - Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano (1979); Detroit Institute of Arts Museum, Detroit, USA (1981); Brooklyn Art Museum, New York, USA (1988); Kunstmuseum Bonn, Germania (1995); San Francisco Museum of Modern Art, USA (2003); Guggenheim Museum, New York, USA (2005). Nel 1965 ha vinto il premio della Biennale di Parigi e nel 1986 ha rappresentato la Francia alla 42° Biennale di Venezia dove è stato insignito del prestigioso Leone d’Oro per il miglior padiglione. Nel 2007 ha ricevuto il Praemium Imperiale per la Pittura dalla Japan Art Association e nel 2024 il Premio Internacional de Mecenazgo conferito dalla Fondazione Callia di Spagna. Per maggiori informazioni: www.danielburen.com

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DANIEL BUREN. Bassorilievi e Altorilievi. Lavori in situ e situati 2020-2024