18/03/2023 - 06/05/2023

GIULIA CENCI - equal minds

Giulia Cenci


equal minds


Opening: Sabato 18 Marzo, 2023 - dalle 15 alle 20


 


 


SpazioA è lieta di presentare, sabato 18 marzo, 2023, la mostra di Giulia Cenci, equal minds con un nuovo progetto ideato per gli spazi della galleria.


 


Alle ore 16 Pistoia Musei ospita presso l’Auditorium dell’Antico Palazzo dei Vescovi la presentazione del teaser del documentario dead dance sulla grande installazione di Giulia Cenci realizzata per la 59° Biennale di Venezia, Il latte dei sogni, a cura di Cecilia Alemani.


A seguire un talk con l’artista, moderato dalla direttrice di Pistoia Musei Monica Preti. Intervengono Marta Papini, organizzatrice artistica della 59° edizione della Biennale di Venezia, e Domenico Palma, regista del documentario.


 


 


III


Talvolta mi domando


se è questo ciò che Krishna


intendeva (tra l’altro) o è un modo


diverso di dire la stessa cosa: che il futuro


è una canzone svanita, una Rosa Reale


o una spiga di lavanda


di inquieto rimpianto per coloro


che non sono ancora qui


a rimpiangere, schiacciata


tra le pagine gialle di un libro


che non è stato mai aperto.


E la via che sale


è la via che scende,


la via in avanti


è la via all’indietro. Voi


non potete affrontarla con fermezza


ma questa cosa è certa: che il tempo


non guarisce: il paziente non è più qui.


Quando il treno parte


i passeggeri sono intenti


a frutta periodici lettere d’affari (e quanti


li avevano visti partire hanno lasciato


il marciapiede), i loro volti


si distendono dal dolore al sollievo


al ritmo sonnolento di un centinaio d’ore. Avanti


o viaggiatori! non fuggendo


dal passo in vite differenti


o in qualche futuro; voi


non siete la stessa gente


che ha lasciato quella stazione


o che arriverà a una qualche destinazione,


mentre i binari in fuga


si stringono dietro di voi; e sul ponte


del transatlantico rullante


guardando il solco che si apre dietro di voi


non penserete “Il passato è finito”


o “Il futuro è davanti a noi”. Quando cade la notte


tra il cordame e le antenne, c’è una voce


che canta (sebbene non all’orecchio


mormorante conchiglia del tempo


e non in qualche lingua) “Avanti


o voi che credete


di essere in viaggio; voi non siete


quelli che videro il porto


perdersi nella lontananza, o quelli che sbarcheranno.


Qui tra la sponda vicina


e la sponda lontana


mentre il tempo è ritratto


considerate il futuro


e il passato con mente equanime.


Nel momento che non è di azione


né di inazione


potete accogliere questo: ‘in qualunque sfera


dell’esser la mente di un uomo


possa essere intenta al tempo della morte’ - è questa


l’unica azione (e il tempo della morte


è ogni momento) che darà frutto


nella vita degli altri; e non pensate


al frutto dell’azione.


Andate avanti.


T.S. Eliot, The Dry Salvages, Quattro Quartetti


 


 


Giulia Cenci (1988, Cortona, IT) si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bologna, IT (2007-2012), ha ricevuto il Master of Fine Arts alla St.Joost Academy, Den Bosch-Breda, NL (2013-2015) e preso parte alla residenza deAteliers, Amsterdam, NL (2015-2017). L’artista ha partecipato alla 59° Biennale di Venezia, Il latte dei sogni, 2022, a cura di Cecilia Alemani, è stata una dei tre filnalisti selezionati per il Maxxi Bulgari Prize 2020, ed ha ricevuto il Baloise Art Prize ad Art Basel 2019. Vive e lavora tra Amsterdam e la Toscana.


Selezione mostre personali: dry salvages, P/////AKT, Amsterdam, NL (2023); Hijia del aire, Museo Blanes, Montevideo, UY (2022); Giulia Cenci, a cura di M.N. Farcy, MUDAM Luxemburg, Luxemburg, L (2020); tallone di ferro, a cura di S. Risaliti e E. Francioli, Museo del Novecento, Firenze, IT (2021); Da lontano era un’isola, a cura di C. Rekade, Kunst Merano Arte, Merano, IT (2019); ground ground, SpazioA, Pistoia, IT (2019); a través, Carreras Mugica (Hall), Bilbao, ES (2017); Offspring 2017 - DEEP STATE, a cura di L. Almarcegui e M. Hendriks, De Ateliers, Amsterdam, NL (2017); Mai, Tile Project Space, Milano, IT (2014).


Tra le mostre collettive segnaliamo: Reaching for the Stars. Da Maurizio Cattelan a Lynette Yiadom-Boakye - Collezione Sandretto Re Rebaudengo, Fondazione Palazzo Strozzi, IT (2023); Strange - Sandretto Re Rebaudengo Collection, Centro Andaluz de Arte Contemporáneo, Siviglia, SP (2022); Shapeshifters, a cura di Anna Johansson, Malmö Konstmuseum, Malmö, SE (2020); Metallo Urlante, Campoli-Presti, Parigi, FR (2020); 15th Lyon Biennale / Jeune création internationale, a cura del dipartimenti curatoriale del Palais de Tokyo, Institute of Contemporary Art, Villeurbanne/Rhône-Alpes, FR (2019); Comrades of time, a cura di Whatspace, Hardspace, Basel, CH (2019); FutuRuins, a cura di D. Ferretti, D. Ozerkov, con D. Dalla Lana, Palazzo Fortuny, Venezia, IT (2018); That’s IT!, a cura di L. Balbi, MAMBO, Bologna, IT (2018); Figure di spago. Pratiche di narrazione, a cura di Caterina Molteni, Fondazione Baruchello, Roma, IT (2018); Hybrids, a cura di C. Driessen & D. Jablonowski, Lustwarande, Platform for Contemporary Sculpture, park De Oude Warande, Tilburg, NL (2018); Sessile, a cura di J. Minkus, Clifford Gallery, Colgate Univesity, Hamilton New York, USA (2016); Disappointment Island, a cura di Galeria Stereo, Griffin Art Space, Varsavia, PL (2016); The Lasting. L’Intervallo e la Durata, a cura di S. Cincinelli, GNAM, Roma, IT (2016).

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