07/04/2023 - 11/06/2023

Genova anni '60 - '80

La Galleria Matteo Bellenghi Modern and Contemporary Art, nella sede di Alassio (SV) in via Milite Ignoto 46, omaggia l’arte astratta e informale ligure attraverso la mostra “Genova anni ’60 – ’80” con una accurata selezione degli autori e delle opere.


 


La mostra, commenta il Direttore della Galleria Matteo Bellenghi, vuole indurre ad analizzare, attraverso le opere degli artisti, l’avanguardia e l’evoluzione che hanno coinvolto Genova e l’arte genovese del secondo dopoguerra grazie ai principali movimenti artistici affermatisi in Italia a partire dagli anni ’50: l’arte astratto-concreta e quella informale.


 


Rocco Borella, Emilio Scanavino, Gianfranco Zappettini e i principali esponenti del Gruppo Tempo 3 di Genova Giancarlo Bargoni, Attilio Carreri, Arnaldo Esposto e Gianni Stirone sono gli autori scelti per l’esposizione.


 


Rocco Borella, nato a Genova nel 1920, colloca la sua produzione artistica di matrice astratta vicino alla scuola Bahuaus grazie alle ricerche sia sulla percezione del colore e sia sui materiali industriali di nuova generazione (fòrmica, vetri stampati, nastri, faesite). Celebre per i suoi cromemi degli anni ’60 e i suoi optical guard rail degli anni ’70.


 


Emilio Scanavino, nato a Genova nel 1922, dopo un inizio figurativo, durante gli anni ’50 e l’inizio degli anni ’60 la sua produzione raggiunge una pittura astratta e spazialista grazie all’utilizzo di tonalità cromatiche grigie, bianche, nere.


Dalla metà degli anni ’60 avviene la genesi di quel segno, nodo, “tramatura” che prenderà coscienza definitiva all’inizio degli anni ’70.


 


All’inizio degli anni ‘60 prendono consistenza le ricerche di cinque artisti: Giancarlo Bargoni, Attilio Carreri, Arnaldo Esposto, Riccardo Guarneri e Gianni Stirone, i cui intenti sono la riduzione del racconto figurato ad un piano esclusivamente sensoriale e visivo. Durante la IV Biennale Internazionale d’Arte di San Marino del 1963, affiorano i problemi riguardanti la crisi dell’informale, accusato di un eccessivo individualismo.



Nello stesso anno nasce il Gruppo Tempo 3, costituito dagli autori sopraccitati. Il nome del gruppo è da intendersi come il terzo tempo dell’astrattismo: l’astrattismo classico geometrico, cui segue l’informale per poi raggiungere un “terzo tempo” oltre l’informale.


Principale scopo del Gruppo Tempo 3 è lo studio della forma e della sua percezione prendendo in considerazione l’opera di Rothko e le teorie ottico - percettive di Klee e Mondrian, per creare opere percepibili non solo con l’utilizzo della forma ma anche con un utilizzo scientifico del colore.


 


Gianfranco Zappettini, nato a Genova nel 1939, nel 1962 tiene la sua prima mostra personale presso la Società di Belle Arti, al Palazzetto Rosso di Genova.


Con la formazione della “Pittura analitica” all’inizio degli anni ’70, Zappettini contribuisce con numerosi scritti pubblicati su riviste italiane e straniere e con una inerente produzione artistica.


 


 


L’esposizione inaugura venerdì 7 Aprile a partire dalle ore 18.00 e sarà visitabile fino a domenica 11 Giugno.

Matteo Bellenghi Modern & Contemporary Art
Genova anni '60 - '80