15/03/2024 - 30/04/2024

Mineral Circularity Atto II

FEDERICO FERRARINI

MINERAL CIRCULARITY ATTO II A cura di Andrea Daffra.

 

Mineral Circularity rappresenta il desiderio dell'artista di esplorare la materia nelle sue molteplici strutture, senza vincoli o condizionamenti derivati dagli approcci tradizionalmente ascritti ai linguaggi artistici convenzionali; anziché identificarsi a priori nelle categorie predefinite della pittura o della scultura, Federico Ferrarini preferisce infatti concentrarsi sulle dinamiche energetiche insite nella sostanza trattata, dirottando l'accento dall'esito finale espresso dall'opera "ultimata" alla corretta modalità per comunicare queste forze all’osservatore. La sua ricerca, dunque, si concentra interamente sulla manipolazione della materia, senza limiti stilistici o temporali, con l'obiettivo di porne in evidenza non solo l'essenza, ma anche l'"anima" stessa.

In risposta a tale esigenza, Ferrarini adotta un metodo che richiama in parte alcuni principi della cultura orientale, in cui la natura, con tutte le sue variegate componenti, è considerata una fonte affidabile di ispirazione: osservare, toccare, raccogliere, dialogare e produrre diventano pertanto elementi essenziali di questo atteggiamento; altrettanto cruciale per Ferrarini è avvicinarsi all'oggetto della sua indagine con una totale apertura, consentendo così alla sostanza stessa di guidare le riflessioni nel processo creativo.

Entità opposte ed eterogenee, come il sole e la terra, l'umano e il divino, il maschile e il femminile, il dolore e il piacere, si manifestano attraverso segni distinti e melodici, delineati da geometrie regolari o sfilacciate: tracce che suggeriscono un flusso energetico potente, talvolta nervoso.

Attorno al prodotto del gesto, ovvero il segno, si irradiamo linee di forza centripeta, raffiguranti evidenze vitalistiche ed esistenziali. Queste "impronte" indicano uno svolgimento meticoloso e controllato, che evidenzia intuizioni e caratteristiche estetico- energetiche della materia.

Per la creazione delle masse di colore da stendere sulla tela, quando la roccia non subisce manipolazioni dirette per divenire oggetto-opera, l'artista impiega pigmenti puri e polveri minerali dando origine a impasti densi dalle cromie vibranti. La linea, sia essa di natura pittorica o scultorea, si trasforma in un oggetto iconografico che guida l’imprescindibile ricerca "universale" sita alla radice dell’intera produzione dell’artista. Dal disegno incontrollato dell'infanzia, passando attraverso la formazione artistica, si giunge alla fase conclusiva in cui la trama stilizzata del segno pittorico viene ricreata incidendo scrupolosamente a mano le fibre della roccia.

L’intera opera, in sostanza, si delinea come un cammino evolutivo che trova il suo apice nella ricerca cosmologica, amalgamando le svariate esperienze dell'artista in una fusione intonata di pittura e scultura. L'equilibrio evidenziato da questo rapporto circolare è ben documentato dalla produzione degli ultimi anni, accuratamente selezionata per l'attuale esposizione presso la galleria Ferrero.

Mineral Circularity Atto II diventa un’esposizione unificante, un punto d'incontro tra la ricchezza delle influenze culturali, la riflessione filosofica e l'espressione in toto, capace di creare un dialogo profondo tra l'autore, la materia e l'universo che li circonda.

 

 

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Galleria Ferrero Arte Contemporanea
Mineral Circularity Atto II