11/06/2021 - 17/07/2021

GIANNI DI ROSA | LE CONVOCAZIONI

 


Rolando Anselmi è lieto di annunciare la prima mostra personale di Gianni Di Rosa  nella nuova galleria di Roma, curata da Davide Ferri. L'idea del progetto si configura nei termini di una convocazione, dalla quale si autogenera e sviluppa un livello narrativo. Il titolo Le Convocazioni rimanda al testo sacro dell’antico testamento il Qohelet (colui che convoca) opera di un anonimo che si firma e si traveste da Re. Destinatari di questa convocazione sono i Gemelli D, da parte dei signori del mondo sotterraneo, i quali, disturbati dai rumori della palla sopra le loro teste, convocano i gemelli per disputare una partita/tranello. Per mezzo di travestimenti, i gemelli devono assumere sembianze nuove, dietro maschere per non farsi riconoscere, le cui orbite sono buchi vuoti senza occhi. Camuffano la loro divisa sotto lunghe vesti nere, sorta di abiti talari. Presenze-assenze, che si manifestano senza svelarsi. Lo spazio della mostra diviene una sorta di sottosuolo da dove emergono immagini/fantasma, ricollocabili in un immaginario complesso e stratificato, denso di storie e rimandi. In questo spazio è possibile individuare il segmento di un percorso dove immagini si ri-presentano sotto forma di residui-collante, come l’opera Cartavelina (re minore), epilogo finale di un progetto precedente in cui un giocatore è inginocchiato davanti ad una palla con all’interno un teschio, teschio-sfera che segue nel quadro Totenkopf (after it touches the ground)


 


A seguire compare una piccola immagine, centrale in tutto il lavoro, l’opera Gioco Cosmico, il punto iniziale da cui ha origine l’intera ricerca. Il gesto del bambino ha generato un movimento che innesca e plasma il percorso in una sorta di “allineamento”. Il bambino si individua attraverso una forma circolare, rimando ad una scultura precedente, l’anello per il gioco della palla. Custode di Gioco Cosmico The eye is never satisfied to see, un volto-maschera il cui occhio ha l'aria di vedere. Come in una matrioska, le opere mettono in scena uno schieramento nella quale una può includere l’altra e dove slittamenti continui di significati, apparizioni e sopravvivenze si susseguono in un percorso che si forma in modo circolare. Una trama rovesciata, posta daccapo, dove la fine e l'inizio coincidono. 

Galerie Rolando Anselmi