WEM Gallery
WEM Gallery nasce a partire da un programma di residenze d'artista all'interno della fabbrica MEW - Magistris & Wetzel Spa ad Ornavasso (VB). Il progetto è stato promosso da Marco Bracaglia, imprenditore e azionista della fabbrica che, a partire dal 2017, inizia a invitare alcuni artisti a produrre opere d'arte all'interno della fabbrica, utilizzandone il konw how tecnico produttivo. Nel 2021 nasce WEM, una galleria d'arte 3.0 che mira alla promozione dell'arte contemporanea e all'ampliamento della fruizione artistia a livello internazionale, attraverso un approccio innovativo che ne rivoluziona le dinamiche di mercato. Attualmente WEM collabora con gli artisti Chiara Dynys, Daniele Sigalot, Pennacchio Argentato e TTOZOI. La galleria ha già all'attivo numerosi progetti espositivi realizzati in importanti istituzioni culturali e museali tra cui le Scuderie del Quirinale (2024); il Museo Fortuny a Venezia (2023); la Galleria Nazionale di Roma (2022); il Colosseo di Roma (2022); il Museo MA*GA di Gallarate (2022); Villa e Collezione Panza a Varese (2021).
- Strada Romana di Sotto, 2 28877 - Ornavasso (VB)
- 0323289650
- info@wem.it
- www.wem.it
CHIARA DYNYS
Chiara Dynys lavora e vive a Milano. E' una delle più importanti artiste italiane contemporanee. La partecipazione di Dynys a mostre dedicate all'arte del XX e XXI secolo ha posizionato il suo lavoro come riferimento per gli artisti incentrati sul rapporto tra spazio e luce, installazione e linguaggi visivi concettuali. All'interno della dua pratica, Dynys sviluppa diversi temi, tra cui l'indagine intorno all'idea di soglia, sia come concetto sia come spazio fisico. Alcune delle sue opere più famose sono composte da specchi, neon o materiali rinfrangenti e si presentano come ambienti geometrici, sezioni di spazio-tempo o pozzi di luce. Queste costruzioni "versano uno spazio dentro l'altro" per usare le parole di Mario Merz e suggeriscono un movimento tra un dentro e un fuori. Le sue opere sono entrate nelle collezioni di: Collezione del Quirinale, Roma; Museo del Novecento, Milano; Galleria Nazionale d'Arte Moderna, Roma; MART, Museo d'arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; Collezione di Palazzo Fortuny, Venezia; VAF-Stiftung, Francoforte; ZKM, Karlsruhe; Collezione Panza, Varese; UBS, Milano, Manno, Zurigo; Banca Intesa San Paolo, Milano; Collezione del Museo Poldi Pezzoli, Milano e molte altre.
DANIELE SIGALOT
Daniele Sigalot (1976; Roma) è un artista concettuale italiano, il cui linguaggio è connotato da un tono scherzoso, spesso cinico e paradossale. L'artista gioca con il colore, la dimensione, la forma, relazionandosi con medoum differenti tra cui il testo, l'alluminio, la neon art, fotografia e l'installazione. Profondamente ironico, Sigalot coltiva l'abilità di indagare la natura ambigua delle percezioni, sviluppata durante il suo precedente lavoro creativo presso Saatchi & Saatchi. Consegnatosi definitivamente al mondo dell'arte, dopo anni trascorsi tra Milano, Barcellona, Londra e Berlino, nel 2019 torna in Italia e si trasferisce a Napoli dove, per non deludere gli stereotipi, fonda il suo studio e lo chiama "La Pizzeria". Dalla sua prima mostra nel 2006, ha partecipato a oltre 40 mostre in tutto il mondo. Tra le mostre principali quelle realizzate presso La Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma; MoAD - Museum of Art and Design, Miami; Bernheimer Contemporary, Berlino; Mayoral Galeria, Barcellona; Galleria degli Uffizi, Firenze; Museo La Triennale, Milano; Reggia di Caserta, Caserta; Palazzo Reale, Napoli; Museo Archeologico, Potenza; MAR - Museo D'Arte, Ravenna; Palazzo Ducale, Genova.
PENNACCHIO ARGENTATO
Pennacchio Argentato è un duo composto da Pasquale Pennacchio (1979, Caserta) e Marisa Argentato (1977, Napoli). Si formano tra Staatliche Hochschule for Bildende Kunste di Francoforte e l'Accademia di Belle Arti di Napoli. La ricerca del due si fonda sull'idea di rappresentazione, proprietà ed osservazione del nostro tempo e delle sue questioni sociali, economiche, umanitarie, politiche e tecnologiche. La loro pratica artistica implica strategie formali e visive di astrazione, ripetizione, appropriazione, ingrandimento e frammentazione. Gli artisti utilizzano una vasta gamma si materiali e tecniche che vanno dai materiali performativi come titianio e carbon kevlar a materiali più tipici della scultura contemporanea come il cemento e le resine acriliche. Ulteriormente, gli artisti assimilano video proiezioni all'interno delle loro sculture e sperimentano con tecniche di modellazione 3D. Il loro lavoro è stato ospitato da numerose istituzioni museali internazionali tra cui: MUSAC - Museo di Arte Contemporàneo de Castilla y Leòn, Leòn, Spagna; Midway Contemporary Art, Minneapolis; MUHKA - Museum of Contemporary Art Antwerp, Belgio; Landings Project Space, Vestfossen; Irish Antwerp, Belgio; Landings Project Space, Vestfossen; Irish Museum of Modern Art, Dublino; Frankfurt Kunstverein, Frankfurt am Main; Le Magasin - Centre National d'Art Contemporain de Grenoble, Grenoble; Museo d'arte contemporanea Villa Croce, Genova.
TTOZOI
Stefano Forgione (1969; Avellino) e Giuseppe Rossi (1972; Avellino) sono il duo artistico che opera sotto lo pseudonimo TTOZOI. Al centro del loro confronto vi è la consapevolezza che "l'Arte sia sempre stata Contemporanea" e che "l'Artista non può operare prescindendo dal passato": da qui l'elaborazione del loro progetto più iconico Genius Loci, portavoce di una piccola rivoluzione nel campo sperimentale della pittura. Un progetto che si basa sul cosidetto "Vuoti di intervento" dove, oltre all'azione a quattro mani, la Natura interviene sulla tela come terzo imprevedibile creatore. Tra le istituzioni che hanno ospitato le tele dei TTOZOI ci sono: Tokyo Metropolitan Art Museum, Tokyo; Museo Italo Americano, San Francisco; Brewery Annex, Los Angeles; Castel dell'Ovo, Napoli; il Complesso Archeologico di Pompei, Napoli; la Reggia di Caserta, Caserta; l'Anfiteatro Campano di Capua, Caserta.