Galleria Il Milione

Nel 1930 Pier Maria Bardi si trasferì 'a Roma e lascio' in eredita 'a Peppino Ghiringhelli la Galleria di fronte alla Pinacoteca di Brera.

Peppino e il fratello Gino dettero vita a un programma e insieme ad Edoardo Persico fondarono Il Milione.

E 'inutile rifarne la storia: che cosa abbia voluto sapere Il Milione lo sanno gli artisti, lo ha funzionato dire Sironi e Morandi, De Chirico, Melotti, Fontana, Il gruppo degli Astrattisti (Soldati, Rho, Radice, Reggiani, Bogliardi e Ghiringhelli) .                 

Gino Ghiringelli, protagonista indiscusso, porto 'in Italia i dipinti dei nostri artisti organizzati nei depositi di Leonce Rosemberg, rivaluto' i futuristi, intraprese operazioni per Modigliani, importo 'i primi Matisse, Rouault, Kandinsky e Wolfs.

L'amicizia con Morandi, Sironi e Licini determinano l'affermazione degli unici valori dell'arte italiana di quella generazione. Una documentazione di queste azioni si può 'vedere in Quadrante, che Il Milione pubblico' sotto la direzione di Bontempelli e di Bardi, partecipandovi Terragni, Figini, Pollini e altri architetti che seguirono la polemica per la nuova architettura, al lato di pittori come Birolli ed a scultori come Melotti e Fontana.

Gino era uno spirito libero, coraggioso, senza bigottismi. E così 'fu, quando le bombe distrussero Il Milione, che venne poi rifatto in Via Manzoni e, passata la bufera della guerra, in Via S.Andrea con il Camino.

Finalmente in Via Bigli, Gino con Peppino dedicato alle Edizioni, con Livio e Ceroni, dettero vita alla piu 'solida galleria italiana con reputazione internazionale. Un lavoro ciclopico.

Dopo l'attivita 'nel primo dopoguerra con la Galleria del Camino, superate le incertezze del periodo bellico, il Milione di via Sant'Andrea si inserisce nell'azienda italiana ed europea. Nel 1949 Gino Ghiringhelli propone un'importante esposizione di Picasso, seguita dalla memorabile mostra di Wols. Poi la mostra di un altro pittore della nuova generazione, Morlotti, che aveva vissuto la breve esperienza parigina e maturava l'insegnamento di Picasso.

Seguono in quegli anni la mostra di Birolli, Matta, Klein e Chagall.

Ma gia 'nasce il suo interesse per i giovanissimi. Espongono negli anni '50 Romiti e Vacchi, Ajmone e Chighine, Fasce e Brunori, Ruggeri, Carmassi, Bionda e il giovanissimo Guttuso che tiene la sua prima personale. Oltre ai "vecchi scultori" vengono Martini, Fontana, Marini e Manzo 'altri si succedono come Mirko, Minguzzi, Negri, Milani, Fabbri.

Quanto agli stranieri ricordiamo la mostra di Rufino Tamayo e Baumeister.

Nel 1964, alla morte di Gino Ghiringhelli, l'attivita 'della Galleria continua' con mostre storiche. Per citarne alcune: Milani, Feininger, Chighine, Fasce, il giovane Olivieri e Folon.

Negli anni 70 vengono organizzate le prime mostre della Pittura Analitica con Griffa, Olivieri, Pinelli e Verna. Sono anche gli anni delle mostre di Dorazio e Turcato alle quali seguiranno negli anni '80 le mostre di San Filippo, Carla Accardi, Salvo e Stefanoni.

  • Carla Accardi
  • Gianni Asdrubali
  • Sonia Costantini
  • Nando Crippa
  • Domenico D'Ora
  • Piero Dorazio
  • Giorgio Griffa
  • Riccardo Guarnieri
  • Franco Mazzucchelli
  • Elena Modorati
  • Caludio Olivieri
  • Paola Pezzi
  • Pino Pinelli
  • Salvo
  • Tetsuro Shimizu
  • Tino Stefanoni
  • Valentino Vago
  • Claudio Verna