16/02/2024 - 19/04/2024

Richard Wathen - Unfolding the Moon

Richard Wathen, artista nato a Londra (1971), presenta una selezione inedita di tele arricchite da alcuni watercolor su cartoncino - anch'essi esposti per la prima volta - che sono parte integrante del suo modus operandi. I suoi dipinti sono principalmente ritratti, nel soggetto e nella composizione sono stati spesso paragonati a quelle di Thomas Gainsborough, sebbene con l'aggiunta di un tocco di "stranezza" o "inquietudine", persino qualcosa di "angosciante" o "grottesco". Le sue opere sono descritte come inizialmente familiari, con il loro richiamo alla ritrattistica storica, ma a un'attenta visione rivelano dettagli inquietanti che contribuiscono al senso di angosciosa stranezza.
Le opere traggono ispirazione da diversi periodi storici dell'arte, sovrapposti a riferimenti autobiografici, mascherati e modellati su sé stesso. Insieme all'aspetto e al posizionamento incerto di figure umane, crea un netto senso di disagio in riferimento alla natura dell'individuo. Sebbene sembri adottare gli stilemi canonici della ritrattistica, Wathen non considera i suoi dipinti come ritratti ma come manifestazioni di qualcosa inizialmente non considerato e poi portato alla luce. Partendo dagli autoritratti, l'artista distorce intenzionalmente i dettagli anatomici per ridefinire la personalità dei suoi soggetti e applicare al tempo stesso l'idea cubista dei molteplici punti di vista.
Il titolo della mostra, "Unfolding the moon", si riferisce in maniera diretta all'intimità, alla segretezza, alla rivelazione e alla scoperta dei sentimenti.
Dopo un lungo periodo in cui ha esplorato la nitidezza delle forme e la severità dei sentimenti attraverso personaggi neutri, immediatamente riconoscibili e dipinti in modo piuttosto "grafico" e geometrico, Richard Wathen ha deciso di creare nuove atmosfere in cui far vivere i suoi protagonisti.
Senza cambiare completamente la grammatica del suo nuovo linguaggio, l'artista ha sviluppato ultimamente una nuova lessicologia che gli permette di esprimere una gamma più ampia di sentimenti. Si è liberato da una figurazione rigorosa e ha iniziato a utilizzare l'astrazione, sovrapponendo lentamente il soggetto principale della composizione allo sfondo.
Più di prima, sia i suoi watercolor che le tele creano un forte dialogo tra la sfocatura della percezione e il contrasto delle composizioni. L'artista ha abbandonato l'aspetto radicale e consolidato dei suoi personaggi a favore di quelli che sembrano "esseri incompiuti": meno manierismo e più impressionismo. Senza scendere a compromessi, Wathen fa viaggiare lo spettatore in un mondo etereo e lo mette di fronte alla melanconia e al dubbio in un'atmosfera leggera di gioia e tranquillità.
Si tratta di un nuovo punto di partenza nella sua pratica che riassume tutto ciò che ha realizzato nell'ultimo decennio. È per lui una forte opportunità per intraprendere una nuova strada e rafforzare il suo linguaggio.

Wathen ha descritto le sue opere come "autoritratti psicologici", un mezzo per delineare emozioni complesse attraverso l'uso del simbolismo e il suggerimento di narrazioni di personaggi molto lontane dal suo sé quotidiano. Sebbene il senso dell'artista sia spesso presente nei dettagli di ogni opera d'arte, sembra meno interessato a noi che cerchiamo di elaborarlo, mentre troviamo sfaccettature delle nostre preferenze estetiche e punti di innesco nella messa in scena fortemente stilizzata di esseri umani e oggetti di scena.

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Richard Wathen - Unfolding the Moon