16/05/2024 - 19/07/2024
Jean-Michel - Out Run
Seguendo l’esempio di Reena Spaulings (New York, 2005), Jean-Michel, la coppia di artisti formata da Sophie Varin (Saint-Doulchard, Francia, 1993) e Antoine Carbonne (Parigi, Francia, 1987), rappresenta allo stesso tempo la mano, l’artista e il personaggio. Fin dall’inizio sotto questo “pseudonimo” si cela l’arte di Sophie e Antoine.
Oggi Jean-Michel si fa sempre più valere ponendosi allo stesso tempo come attore e protagonista delle proprie opere d’arte. Non un “finto pittore” ma solo un vero e proprio personaggio di finzione.
Il duo concettualizza il proprio progetto attraverso storie narrate e modellate come avventure non lineari. Le loro storie hanno la specificità di non essere legate in serie come episodi ma restano indipendenti l’una dall’altra.
Per Jean-Michel ogni immagine appare come un’illustrazione di una storia immaginaria, un singolo frame di uno storyboard o di un elemento decorativo del set. Per rendere le loro mostre più vivaci e per dare maggiore materialità alla narrazione, completano le loro composizioni con un elemento dall’aspetto immersivo, creando un contesto concepito come continuità alla storia narrata.
In occasione della personale italiana, Jean-Michel propone un viaggio – connesso all’infanzia o all’adolescenza – frenetico, contemplativo e nostalgico nel mondo delle corse automobilistiche protagoniste dei videogiochi più popolari della fine degli anni Ottanta e della prima metà degli anni Novanta. Con la celebre scritta Out Run come sfondo, Sophie e Antoine ci fanno viaggiare lungo un percorso su strada ispirato ai paesaggi italiani e sud europei, e alle composizioni geometriche delle sequenze pixellate dell’epoca d’oro del retrogaming.
Invitano lo spettatore a immergersi in paesaggi sintetici che rimandano ai videogiochi e dialogano con la storia dell’arte: come gli impressionisti e i fauvisti, semplificano il loro linguaggio e usano il colore come elemento di percezione rimandando anche ai limiti tecnici artistici dell’epoca e alla mancanza di spazio sul tavolo da gioco per le cartucce dei videogiochi.
Il personaggio, l’attore principale, diventa un avatar in prima persona. Trasmette emozioni, ci invita a seguirlo in un itinerario e a percorrere la mappa di un universo di fantasia.
Vivere a ritmo frenetico o fermarsi con tranquillità ad ammirare il paesaggio: è sotto questo aspetto contrastante, oscillante tra velocità e contemplazione, che Sophie e Antoine ci portano a bordo della loro Testarossa.
Attraverso una dimensione in-situ, si riappropriano degli spazi S2 delle Gallerie Solito creando un progetto che asseconda l’architettura dello spazio espositivo e la narrazione creata appositamente per la mostra. Una linea d’orizzonte fittizia e un paesaggio meditativo in cui le immagini si inseriscono come screenshot stampati.
Premi Start: Vroom Vroom, Skreeek, Player 1, Settings, Select… Il viaggio può iniziare.